Grandi stravolgimenti sulle panchine di tre big del nostro campionato: l’addio degli attuali tecnici è praticamente certo
Da Maurizio Sarri alla Juve, passando per Antonio Conte all’Inter e, restando agli stessi club citati, finendo con i successivi avventi prima di Andrea Pirlo e poi di Max Allegri alla compagine bianconera e di Simone Inzaghi in quella nerazzurra, sono ormai anni che le big del nostro calcio cambiano la loro guida tecnica con più frequenza rispetto al passato.
Sembrano ormai lontani i tempi in cui al nome di un club blasonato veniva associato con regolarità sempre lo stesso allenatore. Allargando il discorso ad altre società di un certo lignaggio della Serie A, le ere contrassegnate da Arrigo Sacchi e Fabio Capello al Milan o quella dello stesso tecnico di Pieris alla Roma, sembrano lontane.
La prossima estate, quella da cui prenderà le mosse la stagione 2024/25, vedrà un buon numero di cambiamenti nelle panchine di tanti grandi club delusi dall’andamento della stagione appena conclusa. Pur con dei doverosi distinguo – c’è chi verrà allontanato con anticipo rispetto alla scadenza, e chi invece non vedrà rinnovato il suo accordo in scadenza – almeno tre allenatori di altrettanti club prestigiosi daranno il loro addio alla piazza.
Da Allegri a Pioli passando per Mazzarri: è rivoluzione
Iniziamo da chi, dopo esser stato ferocemente contestato per i primi due anni dal suo ritorno nel club dove ha vinto 5 scudetti consecutivi, pareva aver riguadagnato la fiducia dell’ambiente. Salvo poi clamorosamente riperderla, nel giro di tre settimane, con un improvviso crollo fatto di un solo punto conquistato nelle ultime tre gare. Con relativo quasi addio alle speranze scudetto.
Stiamo parlando di Massimiliano Allegri, sotto contratto con la Juve fino al 2025 ma tecnico che difficilmente potrà onorare fino in fondo il suo accordo. Criticato per un gioco poco spettacolare e una mentalità definita non vincente anche da parecchi addetti ai lavori, il tecnico toscano si è fatto scudo coi numeri, eccezionali fino alla gara interna con l’Empoli, della sua Juve.
Il pareggio coi toscani e le due sconfitte consecutive contro Inter ed Udinese hanno affossato la sua figura. Allegri sembra insomma vicino al passo d’addio. Altrettanto può dirsi per Walter Mazzarri, chiamato in corsa a metà novembre da De Laurentiis per salvare il salvabile dopo i disastri della gestione Garcia.
L’ex tecnico del Cagliari, che ha firmato un contratto fino a giugno 2024, avrebbe anche potuto strappare un prolungamento se avesse riportato il Napoli ai livelli d’eccellenza attesi. Missione fallita. E anche in questo caso addio riconferma.
Finiamo la panoramica con chi, sebbene candidato ad essere sostituito, conserva ancora qualche speranza di restare. Parliamo di Stefano Pioli, che sta pagando a caro prezzo la prematura uscita dalla Champions e l’importante distacco dall’Inter capolista. Il tecnico parmigiano, portatosi intanto a -1 dalla Juve in campionato, può ancora giocarsi il jolly dell’Europa League. Se il Milan vincesse, tra l’altro per la prima volta nella sua storia, la coppa in questione, Pioli potrebbe essere clamorosamente confermato.
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