Nella finale di Riyadh Season Cup, vinta dall’Al Hilal contro l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e Marcelo Brozovic, ci sono state tante polemiche contro l’arbitra, soprattutto dei due calciatori “europei”
Tra Sergej Milinkovic-Savic e Cristiano Ronaldo assieme a Marcelo Brozovic ad avere la meglio nella Riyadh Season Cup, ovvero il torneo amichevole che si svolge a metà della stagione della Saudi Pro League, è stato l’ex Lazio – che ha anche segnato un gol -, ma anche le polemiche, specialmente quelle contro l’arbitra.
Dopo l’apertura dell’Arabia Saudita ai fischietti femminili – vista come l’ennesimo tentativo di sportwashing da parte degli arabi che stanno facendo di tutto per creare hype intorno al calcio, e non solo -, a dirigere la partita tra l’Al Hilal e l’Al Nassr, infatti, è stata mandata Tori Penso, una delle migliori arbitre nel palcoscenico internazionale, sicuramente tra le più importanti negli Stati Uniti.
La stessa che, a vedere bene la partita, non ha ricevuto un trattamento di favore da parte dei giocatori in campo, specialmente dal cinque volte Pallone d’oro ed ex Juventus e dal compagno di squadra croato, arrivato sul Golfo persico dall’Inter nell’estate appena trascorsa.
Per quanto riguarda il fenomeno portoghese, dopo aver preso un cartellino giallo, ha inveito contro l’arbitra statunitense invitandola addirittura a lasciare il campo con enormi sbracciate che sono finite nel mirino dei social.
L’ex nerazzurro, se è possibile, si è comportato anche peggio nei confronti di Penso. Anche lui ammonito dalla direttrice di gara 38enne, è stato molto vicino a tirarle una testata in stile Zinedine Zidane ai Mondiali di calcio vinti dall’Italia nel 2006 in Germania. Come per Ronaldo, che nell’occasione ha cercato di rassenerare gli animi, anche Brozovic è stato subissato dalle critiche.
𝐁𝐫𝐨𝐳𝐨𝐯𝐢𝐜 perde la testa 😡
𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐑𝐨𝐧𝐚𝐥𝐝𝐨 fa da paciere con l’arbitro 😌#AlHilalAlNassr #RiyadhSeasonCup #DAZN pic.twitter.com/tr5jrx1lER— DAZN Italia (@DAZN_IT) February 8, 2024
In particolare, dai tifosi della Juventus che hanno richiamato i valori dell’Inter, ma anche di quelli della Benamata, che sono contenti “che sto personaggio tossico sia andato via”. Anche perché, al suo posto, è salito in cattedra nella mediana della squadra di Simone Inzaghi un certo Hakan Calhanoglu, che non sta certo facendo rimpiangere il croato, anzi.
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