Si sta entrando nella parte decisiva della stagione, ma qualche giocatore pensa anche al futuro: decisione che lascia di sasso
Terminata una sessione di calciomercato invernale da considerarsi soporifera non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa, i club sono pronti a concentrarsi esclusivamente sul campo per affrontare la parte decisiva della stagione. In tutte le top 5 leghe europee, ad esclusione della Francia dove il Psg ha un vantaggio rassicurante sulle inseguitrici, i duelli per il titolo sono serrati. E se in Premier la lotta è un grande classico degli ultimi anni tra Liverpool e Manchester City, in Germania e Spagna la sfida è alimentata da due sorprese: il Bayer Leverkusen e soprattutto il Girona.
In Italia, invece, molto potrebbe dire lo scontro diretto di domenica sera tra Inter e Juventus: i nerazzurri sono in vantaggio di un punto sui bianconeri e hanno una partita in meno, quindi con una vittoria scaverebbero un solco importante. Il testa a testa tra le due rivali ha però riportato maggiore interesse e appeal al nostro campionato che negli ultimi anni ha visto l’esodo di campioni verso altri lidi.
C’è chi ha fatto il salto verso i top club europei e chi invece, specialmente, nella scorsa estate, si è fatto attrarre dalle vagonate di milioni dei club arabi decidendo, di fatto, di mettere da parte le ambizioni per favorire il conto in banca. C’è invece chi, al tramonto della carriera, si è spostato verso campionati di seconda fascia.
Una delle mete più ambite in questo senso è sicuramente la Turchia. Tantissimi, infatti, sono gli ex Serie A che si sono trasferiti a Istanbul o in altre città del paese. Il testa a testa per il titolo è tra Fenerbache e Galatasaray, che vantano tra le loro fila tantissime conoscenze del nostro calcio: da Dzeko a Icardi, da Under a Muslera, passando per Torreira, Zajc e i nuovi arrivati Krunic e Bonucci.
Tra i più rappresentativi c’è anche un giocatore che ha fatto la storia di un nostro club: Dries Mertens. Il belga, miglior marcatore della storia del Napoli, è alla seconda stagione al Galatasaray ed è un punto fermo della squadra di Okan Buruk. Ma gli anni passano e per il classe 1987 e la fine della carriera si avvicina sempre di più: “Può sembrare strano, ma ho davvero voglia di lasciare il calcio – ha spiegato – Faccio il miglior lavoro del mondo, ma d’altra parte non vedo l’ora di avere più libertà, trovare pace e diventare un padre di famiglia. Alla mia età diventi più lento e fisicamente non è più sempre possibile giocare. Prima entravo in campo e non avevo bisogno di riscaldarmi, ora sì. Soprattutto quando vedi che un giovane compagno di squadra non ne ha bisogno. Questo mi dà fastidio, perché non è divertente”.
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