Pronto a svuotare l’armadietto: Pioli pronto a tradire il Milan a giugno

Stefano Pioli è pronto a svuotare il proprio armadietto a Milanello e andare via. Il tecnico lascia il Milan e tradisce il club rossonero

Stefano Pioli e l’addio al Milan? Una pura formalità secondo in molti, da esaudire entro giugno. Il tecnico rossonero lascerà con tutta probabilità la “Scala del calcio” ed è pronto subito a sedersi su una nuova panchina italiana, tra l’altro rivale dei meneghini! Altro che anno sabbatico, ma c’è anche da dire che la scelta dell’alto tradimento potrebbe non essere sua, almeno non del tutto.

Sono mesi, infatti, che si vocifera di un Pioli sempre più lontano dal Milan. Da quando Maldini, suo primo estimatore, ha lasciato con polemica la dirigenza rossonera, il tecnico non è ben visto dalla società. Quasi come se fosse un “prodotto” di Maldini e per questo scaricabile. Diverse le critiche ricevute ed è scampato più volte all’esonero. Con l’arrivo del 2024 seppur a fronte di qualche gol di troppo subito il Milan ha iniziato a marciare e tornare in carreggiata con i risultati, scacciando ogni dubbio su chi concluderà la stagione in panchina. Ma fino ad inizio anno c’erano ancora dei dubbi.

Pioli è pronto a lasciare il Milan: tradirà passando alla rivale a giugno, le ultime

Pioli concluderà il campionato e a giugno, dopo quasi cinque anni, lascerà Milanello. La decisione è della società, non sua. Il ciclo sembra essere finito e anche diversi giocatori sono avviati verso l’addio o comunque verso il ricambio generazionale. A quel punto, una volta svuotato l’armadietto e andato via, sarà naturale guardarsi intorno per cercare una nuova opportunità.

Questa può subito arrivare ricevendo la chiamata di Aurelio De Laurentiis pronto ad offrirgli la panchina del Napoli e avviare così un nuovo ciclo in azzurro. Il tecnico rossonero non si lascerà scappare l’opportunità e accetterà senza troppi problemi la panchina campana, passando così alla rivale del Milan. Chissà come la prenderanno i tifosi e se sarà considerato a tutti gli effetti un tradimento. Discorsi, comunque, ad oggi prematuri.

Le strade sembrano andare verso quella direzione lì e almeno sull’addio al Milan non sembrano esserci dubbi. Ma da qui a giugno può ancora succedere di tutto. L’allenatore dovrà anche rescindere il contratto con i rossoneri in caso di nuova chiamata, prima di poter tornare ad allenare. Il tradimento è pronto.