L’errore di Max Allegri in Inter-Juve non è passato inosservato: il tecnico bianconero finisce sotto accusa, ecco cos’è successo nel match
Max Allegri sotto accusa. Quest’anno era successo raramente, forse solo dopo la gara contro il Sassuolo, guarda caso l’unica altra sconfitta prima dell’Inter. D’altronde è la legge non scritta del calcio (e nello sport e nella vita in generale) dove chi vince festeggia e chi perde spiega. Quando si vince non ci sono certamente critiche perché qualunque cosa fai, la fai bene. Mentre al contrario dovrà esserci sempre l’alibi che ha portato al KO.
Inter-Juve non è stata da meno e alcune scelte del tecnico bianconero sono finite nell’occhio del ciclone. Specialmente quella del reparto offensivo. D’altronde fare la formazione in una rosa non molto ricca numericamente come quella della Juve non è cosa impossibile, gli unici ballottaggi si hanno dall’inizio dell’anno in attacco. Ed è lì che la critica ha colpito, accusando Allegri di aver sbagliato scelte. Facile parlare dopo, verrebbe da dire. Ma questa è la regola del gioco.
Inter-Juve, Allegri sotto accusa: l’errore contestato al tecnico
La sconfitta potrebbe risultare decisiva ai fini dell’assegnazione tricolore ed è per questo che secondo molti andava giocata con i migliori giocatori a propria disposizione. E in attacco al fianco di Vlahovic poteva essere schierato Chiesa e non Yildiz. Questo è l’errore contestato al tecnico da parte di diversi addetti ai lavori.
Come ad esempio il giornalista Paolo Condò che si è così espresso su Repubblica con il suo editoriale sulla partita più sentita del campionato. “Si può discutere l’impiego dal primo minuto di Yildiz”, taglia corto il noto collega. “Schierare un talento simile al primo grande match della propria carriera era sicuramente una tentazione ma anche un grave rischio, pagato a caro prezzo” rincara la dose Condò. Facile immaginare chi avrebbe voluto vedere al suo posto: “Uno come Chiesa avrebbe inciso di più nelle situazioni a campo aperto che si sono create più volte nel primo tempo”.
La rinuncia a Chiesa è dunque scelta contestata al tecnico livornese. Alla vigilia del match l’allenatore aveva detto che l’ex Viola non era ancora al meglio, di rientro da un infortunio. C’è da dire però che ultimamente ha tutt’altro che inciso, forse frenato dalla situazione legata al rinnovo. Per questo la scelta di Allegri può non sembrare così avventata. Condò apre alla possibilità di vedere in campo contemporaneamente Yildiz, Chiesa e Vlahovic magari anche solo per uno spezzone di partita.