Dopo il caso Juventus dello scorso anno c’è un’altra big del massimo campionato italiano che sta rischiando grosso. Rischio penalizzazione
Ci sono stagioni magiche, che restano nella storia di un club per risultati ma anche per la bellezza del gioco, di un progetto nel quale sembra davvero funzionare tutto a meraviglia. E poi ce ne sono altre che, al contrario, danno l’impressione che in quello spogliatoio sia piombata una sorta di maledizione.
Sicuramente è questo il caso dei campioni d’Italia in carica, che dallo scorso 4 giugno hanno imboccato una discesa che sembra essere senza fine in quello che può dirsi senza dubbio un annus horribilis, incredibilmente proprio dopo un annus mirabilis come quello scorso, culminato poi con l’attesissimo scudetto.
Parliamo naturalmente del Napoli, che solo 9 mesi fa (4 maggio 2023, Udinese-Napoli) impazziva di gioia cucendosi sul petto il titolo che aspettava da 33 anni.
Poi un finale burrascoso, la festa del 4 giugno al termine di Napoli-Fiorentina e nel mentre gli scricchiolii nel rapporto con Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli, che avrebbero salutato tutti nei giorni successivi alla celebrazione. Si sentiva già “puzza di”, poi quest’anno si è completato il disastro.
Napoli nei guai, ma la penalizzazione è “fantasia”
Prima la scelta Garcia, rivelatasi fallimentare, poi gli acquisti a dir poco discutibili e un mercato di gennaio decisamente confusionario, con il presidente Aurelio De Laurentiis nuovamente nel mirino dei tifosi, dall’altare alla polvere in pochi mesi.
E come se non bastasse il caos in campo, fuori dal campo ce n’è un altro ben più “pericoloso” che potrebbe fare danni anche a lungo termine. Resta infatti ancora in ballo l’indagine a carico del presidente per le presunte plusvalenze fittizie relative all’acquisto di Victor Osimhen dal Lille, per le quali De Laurentiis è stato indagato con l’accusa di falso in bilancio.
Sono tante le ipotesi sul tavolo, addirittura c’è chi paventa una possibile penalizzazione a carico del club azzurro per quanto accaduto nell’ambito dell’affare che portò il bomber nigeriano in maglia azzurra per 50 milioni più i cartellini di Karnezis e 3 Primavera (Liguori, Manzi e Palmieri) con una valutazione complessiva di circa 21 milioni di euro.
Sulla questione penalizzazione è intervenuto a TvPlay l’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, il quale ha escluso categoricamente una simile possibilità: “L’operazione Osimhen era già stata scrutinata dalla Procura Federale – ha spiegato Grassani – e sia in primo che in secondo grado quel comportamento è stato ritenuto assolutamente lecito. I valori, i nomi e le contropartite erano assolutamente noti alla Procura. Allo stato attuale l’ipotesi di un rischio di punti di penalizzazione per il Napoli è fantasiosa e fuori da ogni logica”.